I videogiochi fanno male al cervello?
Questo articolo esplora i numerosi benefici dei videogiochi, evidenziando come possano migliorare le abilità cognitive, visuomotorie e sociali, nonostante lo stigma e i pregiudizi ancora esistenti. Scopri le ricerche scientifiche che dimostrano l'impatto positivo dei videogiochi e il loro potenziale.
Igor Graziato
8/26/20243 min read
I pregiudizi verso i videogiochi hanno un fondamento scientifico?
I videogiochi negli ultimi decenni sono diventati una parte integrante della cultura popolare e dell'intrattenimento. Inizialmente considerati come semplici passatempi, spesso associati a comportamenti antisociali o negativi, i videogiochi sono stati oggetto di numerose ricerche scientifiche che ne hanno esplorato gli effetti sul cervello e sul comportamento umano. Mentre molta attenzione è stata dedicata ai potenziali rischi, un crescente corpo di evidenze suggerisce che i videogiochi possano anche avere effetti positivi, soprattutto in termini di abilità cognitive, coordinazione motoria e capacità di attenzione. Questo articolo si propone di esplorare i vari benefici dei videogiochi basandosi su ricerche scientifiche documentate.
Effetti positivi dei videogiochi sui processi cognitivi e visuomotori
Numerosi studi hanno dimostrato che i videogiochi possono migliorare significativamente le abilità visuomotorie, tra cui la coordinazione occhio-mano e la rapidità di reazione. Un esempio significativo di queste scoperte è riportato da Griffith et al. (1983), che hanno osservato una migliore coordinazione occhio-mano nei giocatori di videogiochi rispetto ai non giocatori, soprattutto durante compiti ad alta velocità. Inoltre, studi su giochi d'azione hanno evidenziato come questi possano migliorare la capacità di dividere e spostare l'attenzione visiva. Green e Bavelier (2003) hanno dimostrato che i giocatori di videogiochi d'azione sono in grado di seguire un numero maggiore di oggetti in movimento rispetto ai non giocatori, migliorando così la loro capacità di attenzione visiva.
I videogiochi migliorano le abilità spaziali
I videogiochi, in particolare quelli che richiedono di affrontare un contesto visuo-spaziale complesso, hanno dimostrato di poter migliorare le abilità spaziali. McClurg e Chaille (1987) hanno mostrato che i bambini che giocano regolarmente ai videogiochi migliorano significativamente nelle prove di rotazione mentale rispetto ai loro coetanei che non giocano. Questi miglioramenti possono avere applicazioni pratiche in campi come l'ingegneria e l'architettura, dove la capacità di manipolare mentalmente strutture tridimensionali è fondamentale.
Gli impatti positivi dei videogame sull'attenzione
Un aspetto particolarmente rilevante dei benefici dei videogiochi è l'incremento delle capacità di attenzione visiva. Videogiochi che richiedono ai giocatori di monitorare simultaneamente più eventi in diverse aree dello schermo possono aumentare la capacità di attenzione su più fronti. Secondo uno studio di Green e Bavelier (2003), i giocatori abituali di videogiochi d'azione sono in grado di distribuire l'attenzione visiva in modo più efficace rispetto ai non giocatori, rendendoli più pronti a rispondere a stimoli visivi anche periferici, una capacità che può essere estremamente utile in contesti come la guida.
Le applicazione dei videogiochi in ambito medico e militare
Oltre ai benefici cognitivi e visuomotori, i videogiochi hanno trovato applicazioni pratiche in ambito medico e militare. In campo medico, è stato dimostrato che i videogiochi possono migliorare le abilità chirurgiche. Ad esempio, Rosser et al. (2004) hanno osservato che i chirurghi che giocano regolarmente ai videogiochi mostrano una maggiore precisione e velocità durante interventi di chirurgia laparoscopica. Nel contesto militare, i videogiochi sono stati utilizzati per migliorare le abilità di pilotaggio e di gestione delle situazioni ad alto stress. Gopher et al. (1994) hanno dimostrato che i cadetti dell'aeronautica israeliana addestrati con videogiochi specifici mostrano una migliore performance di volo rispetto ai loro pari non addestrati.
I videogiochi hanno un impatto positivo anche sulla socializzazione
I videogiochi non solo migliorano le abilità cognitive e motorie, ma possono anche svolgere un ruolo positivo nella socializzazione. Come riportato da Loftus e Loftus (1983), i videogiochi possono fornire un ambiente sicuro e strutturato per l'interazione sociale, specialmente tra gli adolescenti che possono trovare difficoltà nelle interazioni sociali tradizionali. L'ambiente del videogioco può diventare un terreno fertile per lo sviluppo di amicizie e di competenze sociali che possono poi essere trasferite nel mondo reale. Ad esempio un gioco online come Fortnite potrebbe produrre un impatto positivo anche nell'interazione sociale tradizionale. In sintesi, mentre è fondamentale riconoscere e gestire i potenziali rischi associati ai videogiochi, è altrettanto importante valorizzare i loro effetti positivi. I videogiochi, se utilizzati in modo appropriato, possono essere potenti strumenti per migliorare una varietà di abilità cognitive, motorie e sociali ma anche migliorare l'empatia. Inoltre il presunto legame tra videogiochi e violenza non è mai stato dimostrato a livello scientifico. Le ricerche future dovrebbero continuare a esplorare questi benefici e a sviluppare approcci che massimizzino l'impatto positivo dei videogiochi, soprattutto in contesti educativi e terapeutici.
Dott.Igor Graziato
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni
Specialista in Psicoterapia
Virtual Reality Therapist
Master in Cognitive Behavioural Hypnotherapy
Membro dell'American Psychological Association
Past Vice President Ordine degli Psicologi del Piemonte
Bibliografia
Green, C.S., & Bavelier, D. (2003). Action video game modifies visual selective attention. Nature, 423, 534-537.
Griffith, J.L., Voloschin, P., Gibb, G.D., & Bailey, J.R. (1983). Differences in eye-hand motor coordination of video-game users and non-users. Perceptual and Motor Skills, 57, 155-158.
McClurg, P.A., & Chaille, C. (1987). Computer games: Environments for developing spatial cognition. Journal of Educational Computing Research, 3(1), 95-111.
Gopher, D., Weil, M., & Bareket, T. (1994). Transfer of skill from a computer game trainer to flight. Human Factors, 36(3), 387-405.
Loftus, G.R., & Loftus, E.F. (1983). The Psychology of Video Games. Basic Books.
Rosser Jr., J.C., Lynch, P.J., Haskamp, L.A., Yalif, A., Gentile, D.A., & Giammaria, L. (2004). Are video game players better at laparoscopic surgical tasks? Paper presented at Medicine Meets Virtual Reality Conference, Newport Beach, CA.
Igor Graziato
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni Specialista in Psicoterapia Virtual Reality Therapist
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