La Realtà Virtuale: dalle origini ad oggi
Igor Graziato
5/4/20244 min read
La realtà virtuale (RV) rappresenta una delle tecnologie più affascinanti e trasformative del nostro tempo. Attraverso l'uso di dispositivi dedicati, permette agli utenti di immergersi completamente in mondi digitali simulati, offrendo esperienze sensoriali che possono essere indistinguibili dalla realtà fisica.
Le orgini della Realtà Virtuale
Le radici concettuali della realtà virtuale possono essere rintracciate fin dall'antichità, con miti e storie di mondi fantastici e illusioni ottiche. Tuttavia, il concetto moderno di realtà virtuale ha inizio nel XX secolo. Nel 1935, lo scrittore e visionario Stanley G. Weinbaum descrisse un dispositivo chiamato "Pygmalion's Spectacles" in una sua storia di fantascienza, in cui i personaggi potevano sperimentare mondi virtuali tramite un visore speciale.
Negli anni successivi, numerosi studiosi e inventori hanno contribuito allo sviluppo delle prime tecnologie di realtà virtuale. Nel 1962, Morton Heilig creò il "Sensorama", un dispositivo multisensoriale che offriva esperienze immersive ai suoi utenti, incluso un breve film in 3D. Nel 1968, Ivan Sutherland sviluppò il primo sistema di realtà virtuale vero e proprio, chiamato "Sword of Damocles", che consisteva in un visore collegato a un computer che proiettava grafica tridimensionale.
La rivoluzione della Realtà Virtuale negli anni '80 e '90
Gli anni '80 e '90 segnarono una svolta significativa nello sviluppo della realtà virtuale. Con l'avvento dell'informatica di massa e dell'evoluzione grafica digitale lai realtà virtuale divenne sempre più accessibile. Nel 1984, Michael McGreevy e Jaron Lanier fondarono la società VPL Research, che produsse alcuni dei primi dispositivi di realtà virtuale resi disponibili per il mercatoi, tra cui il Dataglove e l'EyePhone.
Nel corso degli anni '90, l'interesse per la realtà virtuale esplose, con l'introduzione di dispositivi come il Virtual Boy della Nintendo (che fu in realtà un fallimento commerciale per via della tecnologia ancora acerba) e il Sega VR. Tuttavia, nonostante l'entusiasmo iniziale, la tecnologia di realtà virtuale non riuscì a soddisfare le aspettative del pubblico a causa di limitazioni hardware e di una mancanza di contenuti convincenti.
Infatti i primi visori commerciali di realtà virtuale (RV) hanno evidenziato diversi problemi, tra cui la nausea e sensazioni sgradevoli, noti come "motion sickness" o "simulator sickness". Questo fenomeno è stato osservato quando le persone utilizzavano visori VR per lunghi periodi di tempo o durante esperienze immersive che coinvolgevano movimenti veloci o non naturali. Ci sono diverse ragioni per cui i primi visori VR hanno causato nausea e disagio:
Latenza e bassa risoluzione: i primi visori VR avevano una risoluzione grafica relativamente bassa e una latenza più alta rispetto ai visori moderni. Questo significava che c'era un ritardo tra i movimenti della testa dell'utente e la risposta visiva nel visore, il che poteva causare un senso di disorientamento e nausea.
Movimenti non naturali: alcuni giochi o esperienze VR coinvolgevano movimenti veloci o irregolari che non corrispondevano ai movimenti naturali del corpo umano. Questi movimenti non naturali potevano confondere il cervello e causare sensazioni di mal di mare.
Distorsione visiva: alcuni visori VR utilizzavano lenti o schermi che potevano causare distorsioni visive o effetti collaterali come "screen door effect" (effetto griglia) o "god rays" (raggi divini), che potevano aumentare il disagio visivo per gli utenti.
Assenza di feedback fisico: in molti casi, gli utenti potevano muoversi liberamente all'interno dell'ambiente virtuale senza riscontro fisico nel mondo reale. Questa discrepanza tra le sensazioni fisiche e visive poteva causare sensazioni di malessere e confusione.
Adattamento individuale: le reazioni alla realtà virtuale possono variare da persona a persona, con alcune persone più sensibili ai sintomi di nausea e mal di testa rispetto ad altre.
Per affrontare questi problemi, i produttori di visori VR hanno compiuto progressi significativi nel migliorare la tecnologia e l'esperienza utente. Visori più recenti offrono una risoluzione grafica più elevata, una latenza ridotta e un design ergonomico migliorato per ridurre i sintomi di nausea e disagio. Inoltre, molte esperienze VR sono progettate in modo da evitare movimenti rapidi e che non naturali, concentrandosi invece su esperienze più statiche o controllate per ridurre il rischio di "mal di mare". Oggi, la maggior parte dei visori VR commerciali offrono un'esperienza confortevole, coinvolgente e naturale.
Il Rinascimento della Realtà Virtuale
Il ventunesimo secolo ha visto una rinascita della realtà virtuale, trainata da progressi significativi nella tecnologia dei display, del rendering grafico e dei dispositivi di input. Nel 2012, Palmer Luckey fondò Oculus VR e lanciò il primo prototipo del visore Oculus Rift, che ebbe un enorme impatto sulla comunità degli appassionati di giochi e tecnologia.
Il 2016 rappresenta un punto di svolta per la realtà virtuale, con il lancio commerciale di dispositivi come Oculus Rift, HTC Vive e PlayStation VR. Questi visori offrivano esperienze immersive di alta qualità, spingendo l'adozione della realtà virtuale da parte del pubblico, del mondo aziendale e delle organizzazioni sanitarie.
Oggi, la realtà virtuale si sta espandendo rapidamente in una vasta gamma di settori, tra cui l'intrattenimento, l'istruzione, la sanità, la formazione aziendale e la progettazione. Le esperienze di realtà virtuale consentono agli utenti di esplorare mondi fantastici, partecipare a simulazioni realistiche e interagire con dati complessi in modi completamente nuovi.
Nell'ambito dell'istruzione, ad esempio, la realtà virtuale sta rivoluzionando il modo in cui gli studenti apprendono, offrendo simulazioni immersive e interattive che consentono loro di esplorare concetti complessi in modo pratico. Nel settore sanitario, la realtà virtuale viene utilizzata per la formazione di medici, la terapia del dolore e la riabilitazione fisica. In ambito psicologico la VRT (Virtual Reality Therapy) rappresenta un'innovativo ed efficace trattamento delle fobie specifiche. Il futuro della realtà virtuale si preannuncia entusiasmante, con prospettive di crescita in settori sempre più diversificati. Con l'introduzione di nuove tecnologie come la realtà virtuale aumentata e la realtà virtuale mista, il confine tra mondo digitale e mondo fisico si sta sempre più assottigliando, aprendo nuove possibilità per l'innovazione e la creatività uma
Igor Graziato
Psicologo del lavoro e delle organizzazioni Specialista in Psicoterapia Virtual Reality Therapist
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